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Morte di Chiara Jaconis a Napoli

C’è un video che riprende la tragedia di Chiara Jaconis, la turista morta a Napoli, colpita da una statuetta

In un video, un filmato di sorveglianza privato, si vedono i due ragazzi che percorrono i vicoli dei Quartieri Spagnoli. Sono gli attimi prima della tragedia.
A cura di Redazione Napoli
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Chiara Jaconis
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Che il video (o più video) ci fossero era ovvio. Vicoli stretti come quelli dei Quartieri Spagnoli di Napoli sono oggi costellati di telecamere private ad ogni angolo. Sono videosorveglianze di b&b, ristoranti, pizzerie, baretti, case vacanza. Per questo, fin dal primo giorno, gli inquirenti erano quasi certi che prima o poi sarebbero saltati fuori filmati che avrebbero ripreso gli ultimi momenti di vita di Chiara Jaconis.

Chiara, padovana residente a Parigi, era col fidanzato Livio a Napoli, in vacanza, regalo per i suoi 30 anni. Nel pomeriggio di domenica 15 settembre è stata colpita mortalmente da una grossa statuina in pietra scura, volata giù da un balcone, da una distanza di una decina di metri. Dopo giorni di lotta per la vita in ospedale, la ragazza è purtroppo deceduta a causa della gravità delle ferite riportate.

Della tragedia esiste un filmato, della durata poco meno di un minuto: riprende dall'angolatura della stradina, vico Teresella agli Spagnoli fino all'incrocio con via Sant'Anna di Palazzo, il percorso dei due ragazzi, trolley e borse in mano, ai Quartieri Spagnoli.

Nel video – che volutamente non mostriamo – si vede Chiara giungere all'incrocio. Sono le 15.46 di un pomeriggio domenicale, la stradina è semivuota. È li che accade il dramma. Il pesante oggetto di pietra, probabilmente un diffusore per ambienti in onice, tipo statuina, volato dal terzo piano di un palazzo, le cade con enorme violenza sulla testa. Le causerà danni irreparabili alla calotta cranica e al cervello. Danni che, purtroppo, la condurranno alla morte in pochi giorni, nonostante un intervento neurologico e l'impegno dei medici dell'ospedale Pellegrini e dell'Ospedale del Mare, pubblicamente ringraziati anche dal papà della sfortunata ragazza.

Il fidanzato di Chiara Jaconis si inginocchia, si sentono delle urla invocanti aiuto. Pratica i primi soccorsi, chiede aiuto, la ragazza appare priva di sensi, è tutto inquadrato da lontano. In un batter d'occhio si forma un nugolo di persone intorno, sconvolte. Il resto, purtroppo, è storia nota. Il video è elemento d'indagine. È importante, poiché mostra l'esatta dinamica dei fatti e fornisce delle coordinate, restringe il campo d'azione delle indagini a quel punto preciso.

Un frammento dell'oggetto che ha colpito la trentenne di Padova ai Quartieri Spagnoli
Un frammento dell'oggetto che ha colpito la trentenne di Padova ai Quartieri Spagnoli

Gli inquirenti hanno  individuato intanto l'appartamento al terzo piano di uno stabile dei Quartieri Spagnoli dalla quale è precipitata la statuetta, hanno ricostruito la dinamica. Ora c'è da capire chi è stato.

Nel palazzo, in quel pianerottolo, abitano anche famiglie con bambini e si sta indagando anche su questa direttrice. «Mi auguro si faccia chiarezza ma nulla riporterà in vita questa ragazza» ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Sull'argomento è intervenuto anche Vincenzo De Luca, presidente della giunta regionale della Campania: «Grande dolore, credo ci sia poco da aggiungere, i familiari hanno espresso apprezzamento per come la ragazza è stata curata e assistita dalla nostra sanità, non c'è stato nulla da fare, siamo addolorati, è una di quelle tragedie imprevedibili».

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